Asphalt Art a Firenze

Parole in Piazza
Un dilagare di voci, illustrazioni e tipografia in piazza Valdelsa a Firenze.​​​​​​​
photo credits: Arber Marra, Sander Marra
Un progetto di Asphalt Art partecipativa per riconnettere e visualizzare piazza Valdelsa, nel quartiere di Novoli a Firenze attraverso un’esperienza di ‘urbanistica tattica’. È l’intervento ‘Parole in piazza’ finanziato da Bloomberg Philanthropies, associazione fondata dell’ex sindaco di NY, Michael Bloomberg, nell’ambito dell’iniziativa Asphalt Art 2023, che vede coinvolta Firenze insieme ad altre 18 città europee. 
Il progetto è ideato da Sale Grosso con il supporto di Avventura Urbana e Cultura Republic e realizzato in collaborazione con l’illustratrice Luchadora.
L’intervento è finalizzato a raccontare il vissuto della piazza, le sue molteplici possibilità di interazione e le convivenze generazionali, attraverso la realizzazione di un grande artwork che riconnette graficamente gli spazi funzionali dell’area, facendo ricorso a illustrazioni ed elementi tipografici. 
Un segnale di riappropriazione e identificazione dello spazio. “Dove c’è arte c’è comunità. Uno spazio pubblico rivitalizzato che crea senso di appartenenza e unisce le generazioni” queste le parole del Sindaco di Firenze, Dario Nardella, in visita a Piazza Valdelsa alla fine dei lavori. ​​​​​​​
L’intervento è concepito specificatamente per Piazza Valdelsa.
L’artwork è suddiviso in aree, idealmente corrispondenti agli usi che ne fanno gli abitanti, secondo quanto appreso nella fase di ascolto: “l’ufficio” dei pensionati, il salotto delle chiacchiere delle signore, l’area giochi dei bambini, uno spazio vuoto per i gessetti, le rampe, il tavolo da ping-pong, un ideale palco da TikTok, il campo da basket, il campo da calcetto.

Ogni illustrazione racconta un aspetto di queste funzioni, ogni parola ne amplifica il significato: i tre ingressi riportano saluti e intercalari tra passanti; le rampe diventano il palco per inseguimenti ad acchiapparello o discese con i pattini; una signora si alza dalla seduta esclamando “oplà”; una bambina fa capolino mentre gioca a nascondino; un lungo tappeto rosso adorna il salotto di panchine delle signore; palline rimbalzano in ogni dove intorno al tavolo da ping-pong; un bassotto aspetta di varcare il cancello dell’area cani; una mano si allunga e “zac!”: segna la vittoria; da un foro a terra escono “Piazza Valdelsa – 50127”, il toponimo e il CAP a cui sono profondamente legati i suoi abitanti, soprattutto i ragazzi.
Si tratta di un progetto orizzontale, che in ogni momento, da quello di indagine a quello esecutivo, ha tenuto conto della partecipazione degli abitanti del quartiere: dalla prima fase di ascolto degli abitanti volto ad intercettarne i bisogni tramite occasioni di confronto e interviste; alla seconda fase di co-progettazione con la comunità; alla terza fase, in cui la comunità è stata coinvolta nella messa in opera dell’artwork, attraverso l’organizzazione di squadre di pittura. ​​​​​​​
Le “parole in piazza” sono un mix di onomatopee e termini gergali: un linguaggio variegato che rimanda alla dimensione del gioco, delle chiacchiere, del conversare, del passatempo, del ritrovarsi. Suggeriscono acusticamente il gesto, il movimento che raccontano. 
L’uso di locuzioni dirette e istintive, di “voci imitative” non va confuso con un registro “basso”; si tratta di un linguaggio sicuramente comprensibile ai bambini (i quali rappresentano un’alta percentuale dei fruitori) e universale da un punto di vista generazionale.
Il lettering è stato disegnato ad hoc, lo abbiamo chiamato TAPETYPE: abbiamo costruito letteralmente ogni lettera, modellando su fogli di carta delle strisce di scotch, successivamente ricalcate per diventare alfabeto vettoriale.

Lo stesso scotch di carta è stato utilizzato per segnare i margini entro i quali dipingere su terra. Lo scotch ha rappresentato un filo conduttore per l’intero percorso partecipativo: con lo scotch abbiamo scritto a terra (con i ragazzi) una prima selezione di parole; con lo scotch abbiamo lasciato messaggi; con lo scotch abbiamo scritto sulle magliette i nomi di chi ha partecipato ai laboratori di co-progettazione; con lo scotch abbiamo attaccato i QR code per promuove l’evento. 
Lo scotch è temporaneo, come questo intervento. 
Ed è uno strumento alla portata di tutti. Come i contenuti dell’artwork.
Il progetto ha previsto anche la ricollocazione di alcune panchine, in accordo con il Quartiere 5 e la Direzione Ambiente del Comune di Firenze: nella fase di ascolto alla cittadinanza è, infatti, emersa la necessità di avere più sedute posizionate a “salotto”; lo spostamento di alcune panchine ha permesso di ricreare 3 nuclei di conversazione, lasciando un quadrilatero di gioco libero per i bambini: un campetto per giochi di gruppo come ruba bandiera, 123 Stella, regina reginella.
Una porzione di piazza è stata riservata alla “walk of fame”, un tributo a tutti i partecipanti di questo progetto collaborativo; nella fascia rosa sono stati trascritti tutti i nomi propri di coloro che hanno contribuito nel corso di questi mesi attraverso l'opera calligrafica dello street artist toscano Kreso.
CREDITS

Un progetto finanziato da 
Bloomberg Philanthropies

Con il contributo di 
Fondazione CR Firenze 

Con il patrocinio del
Comune di Firenze

Direzione creativa di
Sale Grosso 

Un’opera di Asphalt Art di
Sale Grosso Feat. Luchadora 

Processo partecipativo di
Avventura Urbana 

Main partner
Cultura REPublic 

Partner tecnici
BigMat Focardi e Cerbai e PPG

Con
Cooperativa Il Girasole
Centro Galileo 
Galleria Frittelli Arte Contemporanea

Foto di
Sander Marra e Arber Marra
Asphalt Art a Firenze
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Asphalt Art a Firenze

Tipografia e illustrazione nello spazio pubblico. Un progetto di Asphalt Art partecipativa per riconnettere e visualizzare piazza Valdelsa, nel q Read More

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